Ultimo aggiornamento: 6 dicembre 2017
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La broncoscopia è un esame indicato per valutare lo stato dei bronchi ed eventualmente effettuare biopsie o lavaggi dei rami bronchiali esplorati. Con la broncoscopia è possibile prelevare campioni di muco o di tessuto da esaminare. Si può così stabilire quali germi hanno eventualmente provocato un’infezione polmonare, diagnosticare un tumore o malattie rare (come fibrosi polmonari, sarcoidosi e vasculiti), individuare la provenienza e la causa del sangue nell’espettorato (emottisi) e anche rimuovere secrezioni bronchiali o corpi estranei. La broncoscopia permette di visualizzare direttamente le vie aeree (laringe, trachea e bronchi) tramite uno strumento a fibre ottiche, il fibrobroncoscopio, che si presenta come un tubo flessibile molto sottile (il diametro è inferiore i 4 mm), alla cui estremità è posta una telecamera.
Prima della broncoscopia si spruzza un anestetico locale nel naso, nella bocca e in gola e, se il paziente è emotivo, si pratica una leggera sedazione; con il paziente sdraiato a pancia in su, il medico introduce il broncoscopio delicatamente in una narice (o in bocca) e quindi lo incanala nella laringe, facendolo scendere prima nella trachea e poi nei bronchi. Durante l'esame il paziente può parlare e respirare e il suo bisogno di tossire viene tenuto a bada dall'anestetico locale, mentre gli vengono costantemente controllati la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno nel sangue.
L'esame deve essere effettuato con particolare cautela in persone con alcune malattie cardiache (recente infarto del miocardio, insufficienza cardiaca o alcune anomalie del ritmo), per il possibile innesco di aritmie, e in quelle con difetti della coagulazione del sangue o con insufficienza respiratoria.
Per eseguire la broncoscopia è necessario essere a digiuno completo dalla sera precedente e non aver assunto liquidi nelle 6-8 ore prima dell'esame. Salvo diversa indicazione del medico, non è necessario sospendere l'assunzione dei farmaci che si prendono ogni giorno, purché li si accompagni con poca acqua. È sempre fondamentale segnalare al medico eventuali allergie.
Si deve essere sempre accompagnati: infatti, allo scopo di rendere meno fastidioso l'esame, sono impiegati farmaci che possono provocare un rallentamento dei riflessi e della vigilanza.
No, l'esame non è doloroso. Il fibrobroncoscopio è inserito nelle vie aeree solo dopo che l'anestesia locale ha fatto effetto.
Il disagio durante l'esame è minimo ed è dato principalmente dal bisogno di tossire. Va ricordato che il broncoscopio non ostruisce le vie respiratorie, per cui si continua a respirare normalmente. Dopo l'esame si può avere difficoltà a deglutire per qualche ora; non bisogna, quindi, né bere né mangiare per almeno due ore dopo la fine della broncoscopia.
Nei giorni successivi è possibile accusare un leggero mal di gola, notare piccole quantità di sangue nell'espettorato (soprattutto se sono stati fatti il lavaggio bronchiolo-alveolare o la biopsia) o avere una leggera febbre, tutti sintomi che si risolveranno spontaneamente.
La broncoscopia è un esame sicuro: le complicanze sono molto rare e il più delle volte sono conseguenze delle malattie eventualmente già in atto.
La broncoscopia non comporta né l'impiego di radiazioni né rischi a lungo termine.
La durata dell'esame è piuttosto breve. Raramente supera i 15 minuti.
Dopo avere eseguito la broncoscopia è opportuno rimanere in osservazione per un paio d'ore.
Una volta tornati a casa è necessario rimanere a riposo per circa tre ore. Se si manifestasse sanguinamento o il dolore dovesse persistere è opportuno contattare il medico.
Agenzia Zadig