Ultimo aggiornamento: 6 dicembre 2017
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Il test del campo visivo permette di rappresentare graficamente su una griglia la porzione di spazio che una persona riesce a vedere con lo sguardo dritto in avanti. L’esame permette di quantificare quanta sensibilità ha eventualmente perso la retina del paziente, evidenziando gli eventuali difetti visivi che dipendono dalla corteccia cerebrale o dai nervi periferici. È utile per diagnosticare e valutare la progressione del glaucoma o di un’infiammazione del nervo ottico e talvolta anche per individuare alcuni tumori cerebrali. Attualmente si esegue la cosiddetta campimetria computerizzata, che esamina una alla volta le zone dell'intero campo visivo, variando l’intensità dello stimolo luminoso per definire il livello di sensibilità soglia per ogni specifica posizione.
Il test non presenta controindicazioni, ma richiede una certa collaborazione da parte del paziente.
No.
Non occorre essere accompagnati.
No.
No.
No.
Quando vengono esaminati entrambi gli occhi l'esame può durare fino a 45 minuti.
Dopo l'esame si può subito andare a casa.
Si può riprendere subito la propria vita normale.
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Agenzia Zadig