Ultimo aggiornamento: 25 maggio 2018
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L'elettroencefalogramma (EEG) è la registrazione non invasiva dell'attività elettrica dell'encefalo tramite elettrodi esterni. L’attività elettrica rilevata viene rappresentata da una serie di onde riprodotte su uno schermo e poi stampate su carta o trasferite su un supporto elettronico.
L’EEG si utilizza soprattutto per la diagnosi e la gestione delle epilessie, ma viene spesso prescritto anche ai pazienti con tumori, perché sia i tumori primitivi del cervello sia eventuali metastasi cerebrali, secondarie a tumori di altri organi, possono provocare epilessia.
L'elettroencefalogramma dopo privazione di sonno è utile per il riscontro di anomalie non osservabili in un EEG standard.
Venti elettrodi di superficie, cosparsi con un gel che facilita la conduzione elettrica, vengono tenuti aderenti al cuoio capelluto del paziente in un posizionamento standard da una cuffia elastica in neoprene; per registrazioni prolungate si usano elettrodi fissati allo scalpo con un collante al collodio. Durante la registrazione viene chiesto al paziente di aprire e chiudere gli occhi, respirare profondamente o guardare una luce intermittente, per verificare la reattività delle strutture encefaliche.
Sì, l'elettroencefalogramma è un esame che può essere effettuato a qualunque età e non presenta controindicazioni.
Per l'elettroencefalogramma standard non occorre alcuna preparazione, ma è bene presentarsi all'esame a stomaco pieno (per evitare l’ipoglicemia) e con i capelli puliti, prendendo gli eventuali farmaci prescritti in terapia.
Se si vuole studiare l'attività cerebrale durante il sonno, il paziente deve dormire meno la notte precedente l’esame per facilitare l'addormentamento durante la sua esecuzione.
Non occorre essere accompagnati.
No.
Raramente, nei pazienti che soffrono di un tipo particolare di epilessia, le luci accese davanti agli occhi per verificarne le reazioni possono scatenare una crisi. Occasionalmente il gel utilizzato per far aderire gli elettrodi alla testa può provocare leggere irritazioni cutanee.
No.
Il tracciato standard dura circa 20 minuti, mentre l'EEG dopo privazione di sonno dura almeno 60 minuti, nel corso dei quali il paziente dovrebbe dormire.
Esiste infine l'EEG dinamico (Holter), in cui la registrazione si prolunga per 24 ore per aumentare sia le informazioni sull’attività elettrica cerebrale in veglia e sonno notturno, che le probabilità di registrare una crisi epilettica. Dopo l’applicazione degli elettrodi il paziente torna a casa con un registratore portatile e svolge le sue abituali attività, tornando il giorno seguente a riconsegnare il registratore.
Alla fine dell'esame basale e da privazione di sonno si può andare senza attendere alcun periodo di osservazione.
Dopo l'esame si possono riprendere subito le proprie attività quotidiane, anche se i capelli rimangono sporchi di gel fino al primo shampoo.
Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.
Agenzia Zadig