Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2018
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La radiografia del tubo digerente è un esame che fornisce l'immagine di esofago, stomaco e duodeno, dopo che questi organi sono stati attraversati dai raggi x, rivelando eventuali alterazioni a loro carico.
Al paziente viene chiesto di bere un liquido contenente solfato di bario, il cosiddetto mezzo di contrasto che è una sostanza opaca ai raggi. Spesso assume anche un preparato che libera gas nello stomaco, dilatandone le pareti e consentendo una migliore visualizzazione.
Durante lo svolgimento dell'esame il paziente viene invitato a stare in piedi, sdraiarsi e girarsi, per rendere possibile l'osservazione delle diverse porzioni del tubo digerente. Inoltre è necessario che il paziente rimanga immobile e in apnea negli istanti in cui vengono fissate sulle radiografie le immagini più significative.
L’esame radiologico del tubo digerente è controindicato nei seguenti casi:
Per liberare completamente il tubo digerente e consentire una sua corretta visualizzazione con il bario è opportuno non assumere cibo e limitare i liquidi per le otto ore che precedono l'esame. Inoltre, al momento dell'esecuzione dell'indagine, il paziente non deve indossare indumenti e oggetti metallici poiché interferiscono con i raggi X.
Non è necessario farsi accompagnare. L'esecuzione della radiografia del tubo digerente non incide né sull'autonomia né sulla capacità di guidare veicoli.
No, l'esame non è doloroso e non comporta alcun disagio, anche se la sua esecuzione può essere molto articolata.
Non c'è alcun rischio immediato connesso all'esecuzione della radiografia del tubo digerente.
L'esame prevede l'utilizzo di raggi X ed espone quindi a radiazioni ionizzanti; va considerata, insieme al medico curante, l’opportunità, in alternativa ad altri metodi diagnostici.
La durata è variabile ed è influenzata dalle condizioni e dalla collaborazione del paziente, dall'esperienza dell'operatore e dal tipo di apparecchio impiegato. Di solito dura 10-20 minuti.
Nella maggior parte dei casi, terminato l'esame, al paziente viene chiesto di presentarsi nuovamente per eseguire un'ulteriore radiografia dell'addome dopo un intervallo di alcune ore. Un tempo necessario a fare in modo che il mezzo di contrasto raggiunga la parte più bassa dell'intestino.
Non c'è nessun accorgimento da osservare dopo l'esame, anche se l'assunzione del mezzo di contrasto non permette di eseguire altre radiografie o TAC dell'addome nei 3-4 giorni successivi.
Il mezzo di contrasto viene eliminato spontaneamente con le feci nei giorni che seguono l'esame.
Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.
Agenzia Zadig